Legno guarito, il nuovo materiale cinque volle più resistente dell’acciaio

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Legno guarito
Legno guarito

Legno guarito è la definizione data da un gruppo di ricercatori guidato dall’University of British Columbia del Canada per chiamare il frutto di un processo chimico da loro ideato che trasforma il legno riciclato in un super materiale cinque volta più resistente dell’acciaio.

Il processo si innesca quando il solvente dimetilacetammide viene usato in presenza di cloruro di litio dissolvendo la lignina, la sostanza presente all’interno delle pareti delle cellule vegetali. Nel momento in cui due pezzi di legno trattati in questo modo vengono uniti le nanofibrille di cellulosa della lignina si legano generando il legno guarito, un materiale dalle proprietà di resistenza sorprendenti e superiori al materiale originale.

Legno guarito, una nuova risorsa

Come spiegato dallo studioso a capo della ricerca Orlando Rojas il processo funziona perché vengono usate le proprietà intrinseche della cellulosa che si lega spontaneamente al legame idrogeno, ovvero il legame molecolare più forte conosciuto in natura. Il risultato è una resistenza meccanica che sostituisce la resistenza del materiale originale.

Visto le sue eccezionali proprietà il legno guarito potrebbe essere impiegato in molti settori industriali riducendo considerevolmente, oltretutto, la quantità di alberi destinati all’abbattimento, dal momento che verrebbe creato da legno rigenerato che a sua volta verrebbe rigenerato più volte.

I ricercatori parlano della possibilità di portare la tecnologia ad un livello successivo rendendola disponibile al settore industriale. L’utilizzo di processi già consolidati nella lavorazione del legno renderebbe infatti agevole l’introduzione del processo della produzione del legno guarito.

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